Previsto per oggi il viaggio verso Marte per il Falcon Heavy

Mancano pochissime ore al lancio del supersonico Falcon Heavy, il razzo appartenente alle Space X, che oggi si immolerà per una delle cause più discusse negli ultimi anni: la prima missione su Marte. Per moltissimo tempo questa sembrava soltanto un’utopia non concretizzabile, ma ora, con l’aggiornamento della tecnologia spaziale si può sperare nella possibilità di trasportare equipaggi umani in orbita direzione Marte, in un futuro non troppo lontano. potrebbe portare equipaggi umani in orbita e fare da apripista alla missione umana per Marte. La partenza sarà prevista alle 19.30 (Orario italiano) del 6 febbraio, dal Kennedy Space Center in Florida.

Lancio di prova a tutta Tesla!

Responsabile dell’autorizzazione ufficiale del lancio di prova è l’Agenzia federale per l’aviazione USA, che dopo attenti studi delle condizioni climatiche dell’ultimo periodo, ha deciso che oggi sarebbe stata la giornata ideale per questa operazione, con condizioni di lancio favorevoli pari all’80%. Questo test significa molto per tutta la comunità scientifica, una notevole ricompensa per tutto il grande lavoro che c’è dietro. In questa spedizione non sarà presente alcun tipo di carico e nessun equipaggio umano ma bensì un’automobile. Seppur bizzarra la scelta di spedire un’auto nello spazio, sarà proprio una Tesla Roadster (auto sportiva elettrica) ad essere indirizzata verso l’orbita di Marte.

Come è fatto il razzo Falcon?

Il razzo più famoso del momento è formato da 3 differenti razzi dal pre-esistente lanciatore Falcon 9 e sarà spinto da ben 27 motori Merlin, per una forza di decollo maggiore rispetto a quella di tutti gli altri lanciatori attualmente esistenti; si dice che questa sia la più potente dopo quella dello Space Shuttle ed avrà la capacità di trasportare un carico di oltre 63 tonnellate in orbita bassa e fino a 16,8 tonnellate per Marte.

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Subito dopo aver spiccato il volo, lo SpaceX Falcon Heavy indirizzerà la sua rotta verso la Florida, passando proprio sopra all’Oceano Atlantico, e una volta raggiunta la posizione in orbita prestabilita, avverrà il rilascio della Tesla. Oltre alla partenza, anche l’atterraggio sarà un punto cruciale per testare l’operazione, che se avverrà in maniera autonoma e senza danneggiare in alcun modo il primo stadio, verrà passato con ottimi voti. Restiamo in attesa di news sull’esito finale del operazione, continua a seguirci!